Chiesa Madre

Chiesa MadreLa Chiesa madre, consacrata a Santa Maria degli Angeli, si trova a metà di via XX Settembre nel punto in cui inizia via Monsignor La Vecchia.
Originariamente era una piccola chiesa baronale ad una navata, dedicata (1976) a San Michele Arcangelo, eretta, con le prime case del borgo, attorno al 1680.
Diventata, con il passare degli anni, insufficiente ad accogliere i fedeli, e resa quasi inagibile dal terremoto del 1848, fu ricostruita a pianta rettangolare, con tre navate, transetto, cupola, ed abside.
I lavori furono terminati nel 1888.
La chiesa fu elevata a parrocchia nel marzo del 1881 e consacrata nel 1884
L'interno, bene illuminato da finestroni posti nella parte alta della navata centrale, è diviso da una doppia fila di sei possenti pilastri, a sezione quadrangolare, poggianti su alti plinti, raccordati da ampi e massicci archi a tutto sesto; sopra corre un robusto architrave con un cornicione fortemente aggettante, modanato e dentellato. L'abside spaziosa e semicircolare, con volta a calotta e pitture, chiude la navata centrale, mentre due piccole cappelle (ospitanti a destra la statua di San Michele, e a sinistra quella del Sacramento), chiudono le navate laterali. Nelle mura perimetrali sono collocati degli altari.
Ma all'imponenza strutturale si contrappone un modesto e limitato arredo. Componenti di un certo pregio sono: la cappella della fonte battesimale; il pulpito; l'organo con stucchi e dorature in oro zecchino; la statua dell'Ecce Homo; una grande tela, copia del particolare della Madonna dell'Assunta del Tiziano, opera del pittore di origine canicattinese A. Cianci.
La facciata, avanzata sull'allineamento delle case, si erge nettamente sul tessuto urbano circostante. Un cornicione aggettante e dentellato alla base, la divide in due ordini, raccordati ai due lati da due timide volute. Quell0o inferiore, scompartito da larghe paraste corinzie, presenta due parti laterali simmetriche, con portali ad arco sormontati da finestre arcuate e con spesse cornici; il corpo centrale avanzato, ha un ampio portale, impreziosito da cornici doviziosamente lavorate e con sopra, rifinito da una cornice lineare modanata, un largo pannello in pietra, che porta incisa, a grandi lettere, la didascalia dedicatoria: MATER ECCLESIA S. MARIAE ANGELORUM.
Solo il corpo centrale si continua nel secondo ordine con la loggia campanaria che, in corrispondenza delle tre campane, presenta tre aperture ad arco, con parapetto a balaustra in pietra con pilastrini bulbati. Le lesene binate che le inquadrano, anch'esse corinzie, sorreggono una struttura di coronamento a parallelepipedo dove sono inseriti i due orologi laterali e il grande frontone con il timpano decorato a foglie accartocciate ed intrecciate. Completa il coronamento, un orologio centrale, collocato sopra il frontone fra due angioloni.
La "Matrici" è molto importante per i canicattinesi come luogo di raccoglimento e preghiera, ma soprattutto come custode di storia sociale e religiosa, e come simbolo di fierezza della comunità che svetta verso il cielo per più di trenta metri. ( Dimensioni effettive: lunghezza 52 metri; larghezza 27,5 metri; altezza 30,6 metri )

fonte: Bartolo Mozzicato
" Canicattini Bagni tra storia e ricordi "
( @ 2001 Bartolo Mozzicato )