Lavatoio Pubblico
C.da Cirino E' posto in C.da Cirino sul fondo del vallone esistente a
Nord della strada provinciale Mare-Monti. Vi si accede mediante apposita
stradella carrozzabile, la quale ha inizio dalla provinciale Mare-Monti,
all'altezza del mulino comunale. E' stato costruito dal Comune
nell'anno 1930, utilizzando a tal uopo e riattando parte di un edificio
esistente, il quale era stato costruito nel 1915 dallo stesso Comune per
installarvi una piccola centrale idro-elettrica ed era rimasto incompleto
ed abbandonato. Il fabbricato costituito da due sale, una delle quali
molto ampia, coperta da due incavallature semplici; travicelli di legno,
stecconato di abete a distanza di tegole a tegolato comune e da altre tre
stanze incomplete, costituite cio dai soli muri di rustico, nonchè da un
piccolo cortile. Attorno al fabbricato esiste uno spazio libero, in sua
dotazione, di m. 5.00 di larghezza. Entro le due sale coperte sorge
un'unica serie di 16 vasche-lavatoio, lunga m. 17,50. Ciascuna vasca della
capacità di circa m.2.00x1.00x0,50 ed ha due parti per lavare. Il
pavimento delle due sale in battuta di cemento; le pareti sono di rustico.
L'illuminazione e la ventilazione sono date dalle porte di accesso e
da numerose ampie finestre sprovviste d'infissi di chiusura. L'acqua
d'alimentazione per le vasche-lavatoio distribuita per mezzo di un sistema
di tubazione di ferro trafilato, in derivazione da una conduttura
principale di Eternit, la quale a sua volta alimentata dal canale
d'irrigazione del Bosco Sabatù, mediante pozzetto di carica munito di
saracinesca di rame e di filtri con rete metallica. Ogni vasca munita di
un proprio rubinetto a passante che permette l'immissione dell'acqua a
volontà; esiste poi all'inizio dei tubi di ferro un rubinetto generale,
per regolare l'afflusso dell'acqua al lavatoio, essendo questa stabilità
nella misura di mezzo litro al 1" ; durante la stagione invernale per tale
quantità può essere aumentata illimitatamente, dato che l'acqua del canale
non viene utilizzata per uso irriguo. Ciascuna vasca ancora unita di
valvola di scarico e di troppo pieno, comunicanti con un canale di
raccolta sottostante alle vasche, che immette in un lungo canaletto in
terra, in parte coperto, il quale conduce l'acqua di rifiuto nel fondo del
vallone, alquanto distante dal lavatoio per disperdersi.
Dall’inventario dei beni immobili di uso pubblico per destinazione
1934.
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