Mulino Comunale
C.da Cirino Sorge al margine della strada provinciale Mare-Monti a
circa un chilometro dall'abitato. Il fabbricato circondato nei lati Ovest
ed Est da una profonda trincea di protezione per l'umidità. Entro il
fabbricato, costituito da un vano, si trovano i palmenti dei due mulini,
addossati alla parete sud, al cui piano superiore si accede mediante due
scale laterali con gradini di pietra. Le macine sono costituite da due
mole di pietra , la sottana fissa e la soprana, mobile; il movimento a
quest'ultima trasmesso dalla sottostante ruota motrice a pale, mediante un
albero verticale. Il sollevamento ed il ribaltamento delle mole per la
martellatura si effettuava mediante una gru girevole di ferro, munita di
paranco differenziale della portata di mille chilogrammi. L'ambiente ha il
coperto formato da una capriata di legno, travicelli di legno, tavolato di
abete e tegolato comune; le pareti sono intonacate e fino all'altezza di
due metri dal pavimento, pitturato ad olio; il pavimento ammattonato con
quadretti di cemento; l'aerazione e l'illuminazione sono date, oltre che
dalla porta d'ingresso, carria, munita di due finestre prospicienti verso
nord e munite d'infissi in legname a vetri ed oscuri e di telaio con fitta
rete mettalica. Il movimento alle ruote a pale impresso da due piccole
cascate artificiali create nel canale d'irrigazione Bosco Sabatù,
approfittando di un notevole dislivello in questo luogo. La quantità di
acqua assegnata a questo canale di litri 21,5 al 1, ma nella stagione
invernale tale quantità può aumentare fino alla quantità massima della
cascata. Dall’inventario dei beni immobili patrimoniali 1934. |