La festa di San Michele è la festa per il patrono del paese. Essa, che cade il 29 Settembre, per molto tempo si è svolta senza tanto entusiasmo e partecipazione da parte della popolazione. Solo dopo la fine della prima guerra mondiale, si è imposta come festa solenne, popolare ed importante.
Il santo (statua realizzata nel 1937) esce dalla chiesa Madre sul calare della sera e sosta davanti al portone, accolto da colpi di bombe e mortaretti, e da striscie di carta colorata ('nzareddi) e volantini inneggianti.
Preceduto da una processione di donne e fanciulle e seguito dalla banda e dai fedeli, il simulacro è portato per le principali vie del paese sostando solo per raccogliere le offerte in denaro che è appuntato in nastri disposti all'uopo; in cambio viene dato a santa di diverse dimensioni. in rapporto al valore dell'offerta.
Dopo l'entrata del santo, accompagnata dal fuoco d'artificio, i festeggiamenti proseguono fino a tarda notte con l'esibizione (solitamente) di un'orchestra e un cantante di grido e con la tradizionale "passiata a ciazza" (passeggiata in piazza), illuminata a giorno da archi milleluci, tra due file di bancarelle con merce d'ogni tipo.
Dal 2000, all'uscita serale che è quella più solenne, si è aggiunta, in via sperimentale, quella della tarda mattinata, per permettere al santo di raggiungere alcune zone della parte bassa del paese non toccata dal giro serale.
Negli ultimi anni è venuto meno l'uso di "parare" la chiesa (addobbare a festa), addobbo che richiedeva un paziente e meticoloso lavoro ed una notevole creatività nel disporre, lungo la navata centrale, gli archi rivestiti con tele damascate diverse per disegno e colore.
L'opportuna disposizione dei drappi, il variare sapiente dei colori, il giuoco sapinte delle ombre e delle luci creavano un suggestivo effetto scenografico.
Dal 1984 la festa di San Michele si è arricchita del "Palio", una manifestazione sportiva-folcloristica che coinvolge le squadre dei quartieri in cui è suddiviso il paese: Matrice, Vadduni, Pizzumuru, Priuolu, Santuzzu, Balatazza, Vigna i Serrantinu, San Giuvannieddu.
Negli ultimi anni il Palio di San Michele ha avuto un notevole successo di partecipazione e di pubblico, anche perchè la sezione folcloristica-coreografica è incentrata su aspetti della vita molto vicini alle nostre radici e alla nostra cultura contadina.