Nati dalla voglia degli ex Green River Stone Gossard e Jeff Ament di continuare a proporre la propia musica, e, forti della presenza carismatica di un cantante come Andrew Wood (ex Malfunkshun), i Mother Love Bone meritano senza ombra di dubbio un posto nell'olimpo delle leggende del rock.
L'EP "Shine" (Stardog) del 1989 e l'album "Apple" (Polydor) dell'anno seguente mettono in risalto un gruppo dotatissimo, titolare di buone melodie sostenute dai vocalizzi sguaiati alla Tyler di Wood e dai riff sporchi ed epidermici di Bruce Fairweather (futuro Love Battery) e Gossard.
Nell'insieme si tratta di due delle opere più compatte, armoniose e suggestive della storia dell'hard rock.
Nel frattempo però Wood muore di overdose (nel marzo del 1990, mentre stava lavoorando a quello che avrebbe dovuto essere il suo primo album solista) e il gruppo non trova la forza di continuare.
Da elogiare il tributo allo scomparso offerto dai suoi amici (Gossard, Ament e due membri dei Soundgarden, Chris Cornell, suo compagno di stanza, e Matt Cameron) riunitisi per l'occasione sotto lo pseudonimo di Temple Of The Dog con le sembianze di un album, omonimo (per la A&M), che rispecchia il suono dei Mother Love Bone (da ricordare che propio il nome "temple of the dog" è tratto da un verso di una canzone di Wood).