IL CASO

Sorpresa: Lampedusa "provincia" di Bergamo

di Carlo Dignola

Lampedusa, provincia di Bergamo. Non è uno scherzo: da domani (17 Maggio 2000, N d A) parte la raccolta di firme. A scatenare la rivolta è Angela Maraventano, donna di forte sentire, idee schiette, soluzioni rapide: "I politici siciliani ci hanno stufato. Neanche ci considerano. A me chi dà da campare? Bergamaschi e milanesi. Da chi voglio essere governata? Da Bergamo. Basta, un taglio netto con Palermo. Domani vado in Comune a chiedere com'è la Costituzione".
E' molto arabbiata, Angela. Pesta i piedi sulla terrazza del suo ristorante, a picco sul porto di Lampedusa. C'è già sole caldo, sembra agosto alle Pelagie. Le barche vanno e vengono, cariche di pesce, ma guadagnano poco: da quando non c'è più il volo Alitalia fanno fatica a portarlo sui mercati. Su un vetro del "Saraceno" c'è un bollino bianco e verde: è il Sole delle Alpi. E' un pò che Angelal'ha attaccato. Fossimo a Ponteranica sarebbe passato inosservato, ma sul 35° parallelo è difficile. Era il segnale che qualcosa bolliva in pentola, e non era solo il famoso sugo di triglie della casa.
Quarant'anni, bella donna, bionda, Angela è una che non usa mezze parole. La sua anti-crociata dal Maghreb al cuore dell'Europa celtica l'ha bandita con fragore. Cosa chiede? Punto uno del programma, un aereo-ambulanza per le urgenze mediche. "Se voi vi ammalate - spiega Giuseppe Licciardi, il leader del comitato promotore del referendum - dove andate? All'ospedale. Se si ammala mio figlio dove vado io? Alla Banca popolare a chiedere un prestito". Il viaggio aereo, l'alloggio per chi lo accompagna in un ospedale del Nord sono spese spesso insostenibili per un lampedusano.
"Vogliamo una Commissione che scenda da Bergamo e si interessi di noi, che tuteli i nostri diritti". Il sindaco dell'isola, il diessino Salvatore Martello, dice che quella dei leghisti pelagi è una "provocazione ridicola". Bossi invece sembra averla presa sul serio. Angela Maraventano e Nunzia Natoli, un'altra "ribelle", qualche mese fa sono andate a Roma a sfilare in corteo con i leghisti doc, cioè i nostri ( i nostri??? puah! N d A ): "Sono stati simpaticissimi, è finita a tarallucci e vino, anzi, a formaggio e salsiccie. Ho conosciuto l'onorevole Stucchi, che si è dato da fare. Ancora però l'aereo-ambulanza non è arrivato".
Bisogna ammettere che l'idea di uno "sbocco al mare" di questo livello per Bergamo, non è male. In fondo Lampedusa siciliana non è: si trova a 87 miglia da Tunisi e a 120 da Porto Empedocle, ed è abitata da un'altra razza. Le isole poi sono entità politiche strane: Lipari è stata governata dai napoletani, la Sardegna dagli Spagnoli, le Malvinas sono ancora in mano alla regina d'Inghilterra.
Accogliamo Lampedusa a braccia aperte, il posto - molti bergamaschi lo sanno - non è male. Potremmo proporre uno scambio con Montisola, che non è neppure nostra, e che non ha il profumo del fiore del cappero la sera.

da "L'Eco di Bergamo" di Martedì 16 maggio 2000 ( in Prima Pagina )