Il ponte d’Alfano è uno dei monumenti più importanti di Canicattini
Bagni .
Pietro Landolina, divenuto
Barone di S. Alfano nel 1781 (e dopo il 1800 divenne Marchese), per
migliorare la via di comunicazione tra il suo feudo ed il Comune di
Canicattini fece costruire questo Ponte . Il Marchese di S. Alfano decise
di farlo costruire a proprie spese. I lavori durarono cinque anni dal 1791
al 1796. Il ponte congiunge il territorio di Canicattini con l'ex feudo S.
Alfano. Il ponte una è costruzione in pietra calcarea , lavorata a blocchi
squadrati e lisci.
Il portale posto all'ingresso dell'ex feudo,
riecheggia l'architettura classico-romana degli archi trionfali. Il ponte
risulta costituito da un arco a tutto sesto, due muri paralleli posti ai
lati come parapetto, mentre la pavimentazione, più volte rimaneggiata
mostra alcune porzioni originarie del fondo costituito da ciottoli
bianchi. L'ingresso in origine doveva reggere una grande porta in legno,
in grado di assicurare sia l'ingresso sia l'inviolabilità al feudo.
Conferisce un aspetto grandioso all'intera costruzione i due bassorilievi
posti ai lati del portale. I due bassorilievi hanno dimensioni imponenti
rispetto all'intera struttura. Attorno a questi bassorilievi nel tempo
sono sorte diverse leggende:
1) Alcuni vi hanno visto due soldati
spagnoli in uniforme.
2) Altri ricordavano storie antiche di briganti,
dato che il parapetto di protezione del ponte contiene ancora delle
feritoie ove si nascondevano, per tentare delle imboscate.
3) Altri
ancora raccontano la volontà del Marchese che voleva con questi simboli
imporre i limiti della sua proprietà: cioè i segni del Potere e della
Forza.
4) Altri dicono che si tratta di due Campieri del
Marchese:Currarino e Calamaru, i quali un giorno litigarono per una
fascina di legna o per vicende d'amore. Entrambi si affrontarono in un
duello Rusticano e da questa lite ne uscirono malconci. Currarino ci
rimise un braccio mentre Calamaru ci rimise una gamba. I due personaggi
vengono rappresentati uno con un fiasco di vino in mano e l'altro con un
pezzo di pane; ciò vuole essere un invito: trasferirsi nel feudo con la
sicurezza di trovarvi un tozzo di pane e un pò di vino, cio avere di che
mangiare.