Fu cara a Virgilio Ortigia, e non solo a lui; e non
potrebbe essere stato altrimenti. Quest'isola di circa un chilometro con
due porti naturali che la cingono, ricca di sorgenti di acqua dolce (la
più famosa delle quali è quella di Aretusa), con un clima invidiabile,
quest'isola che non conosce il gelo invernale e che si trova tutt'intorno
un territorio fertilissimo, non poteva non attrarre!
Archia, nobile di
Corinto, quando sbarcò sulle sue sponde la trovò già abitata dai Siculi
(resti di capanne indigene sono stati rinvenuti nei pressi della
Cattedrale).
Ben
presto, con i Greci, Ortigia si sviluppo notevolmente; fu abbellita con
numerosi templi, tra i quali, quello ionico che si trova oggi sotto le
fondamenta del palazzo Vermexio; il tempio di apollo che posto
all'ingresso dell'isola, e quello di Atena, ormai inglobato nella
Cattedrale; quest'ultimo era considerato fra i più ricchi della Sicilia,
le sue porte erano decorate con oro ed avorio, l'interno era abbellito da
pitture che ritraevano tiranni e re siciliani, all'ingresso, un grande
scudo dorato sul frontone del tempio mostrava la via ai naviganti.
Ma
non si può, in questo spazio parlare di Ortigia come si vorrebbe! I
numerosi resti di età bizantina, normanna, sveva, aragonese,
rinascimentale e barocca le conferiscono un'atmosfera particolare ed
unica.
Un'isola da vedere!
Sull'Isola di
Ortigia troviamo, tra l'altro
La Cattedrale
Sita nel centro dell'isola, nel suo
punto più alto, racchiude tutta la storia della città. All'interno di
essa, possiamo vedere le tracce dei vari popoli che si sono succeduti nel
tempo. Lateralmente possiamo vedere le colonne doriche del tempio di Atena
(V sec. a.C.). Nel VII sec. l'edificio sacro ai Greci fu trasformato in
chiesa cristiana dai Bizantini; i Normanni apportarono sostanziose
modifiche nell'XI sec.; il soffitto ed il pavimento sono Spagnoli;
l'attuale facciata in stile Barocco XVIII sec. fu costruita dopo un
terremoto che nel 1693 distrusse quella preesistente normanna.
Da
segnalare, all'interno, la cappella di S. Lucia costruita nella prima metà
del Settecento; essa contiene un simulacro argenteo della Santa che fu il
13 dicembre del 304 martirizzata dai romani. A Lucia furono tolti gli
occhi, e per questo è considerata la protettrice della luce e dei non
vedenti. Quattro volte all'anno (la prima e la seconda domenica di maggio,
il 13 ed il 20 dicembre) il simulacro è portato in processione per le vie
cittadine.
Fonte Aretusa
"Amore, amor,
sussurran l'acque; e Alfeo chiama nei verdi talami Aretusa." (Giosuè
Carducci).
E' una sorgente di acqua dolce che
sbocca sull'isola di Ortigia, accanto al mare. Il mito ci racconta di
Aretusa, ninfa di Artemide, che per sfuggire agli amori di Alfeo, fu
trasformata in fonte dalla dea; Alfeo, tramutato in fiume, la raggiunse e
a lei si unì affiorando nei pressi della fonte. Al centro della sorgente
la famosa pianta del papiro dalla quale, nell'antichità, si ricavava la
carta.
Tempio di Apollo
Ubicato all'ingresso dell'isola di
Ortigia, è il più antico dei templi dorici in Sicilia essendo stato
edificato nella prima metà del VI sec. a.C. E' un esastilo periptero con
sei colonne nella parte frontale e diciassette lungo i lati. Le colonne
monolitiche sono scanalate superficialmente e sono disposte molto vicine
fra di loro in modo inconsueto. Del tempio non resta molto da vedere, i
rimaneggiamenti che si sono susseguiti nei secoli lo hanno trasformato
parecchio; basti pensare che con i Bizantini il tempio divenne una chiesa,
con gli Arabi una moschea, con i Normanni ancora una volta una chiesa, con
gli Spagnoli, infine, divenne una caserma.
Castello Maniace
Posto all'estremità dell'isola di
Ortigia, all'imboccatura del porto, in un punto di notevole importanza
strategica fu fatto edificare da Federico II di Svevia; terminato intorno
al 1239, il castello ha una pianta quadrata di 51 metri per lato.
L'edificio, con evidenti influssi francesi, arabi e federiciani è molto
originale; l'interno era un unico grande salone di 2.500 mq. con numerose
colonne addossate alle mura perimetrali ed altre 16 libere che, disposte
simmetricamente, originavano 24 campate con volte a crociera; quella
centrale, scoperta, serviva da illuminazione. Nei secoli successivi fu
utilizzato come prigione e caserma spagnola.
Palazzo del Senato
Fu costruito nel 1629 dall'architetto di origine
spagnola Giovanni Vermexio. Oggi è sede del municipio. Sotto le
fondamenta, resti di un tempio greco in stile ionico databile alla fine
del VI sec. a.C. All'interno si può ammirare la bellissima carrozza del
Senato (XVII sec.) che ancora oggi, trainata da sei cavalli, precede il
simulacro della patrona, S. Lucia, in occasione della processione che si
svolge ogni dicembre.
Gabinetto Numismatico
Interessantissima collezione di monete antiche fra le
più belle al mondo. Sito in Piazza Duomo nei locali dell'ex Museo
Nazionale, il Gabinetto è articolato in otto sale e ci mostra, nella
prima, come nacque la moneta, la tecnica e la tipologia monetale; nelle
rimanenti sale, tra l'altro, monete delle prime colonie calcidesi di
Sicilia, altre siracusane, coniate nel V sec. a.C. dai migliori maestri
incisori del tempo come Eveneto, Cimone, Eucleide, Eumene e Sosion. E
molto altro ancora da vedere.
Visita su richiesta, rivolgersi alla
Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. Tel. +39-931-462425.
Galleria Civica d'Arte Contemporanea
Ex convento di Montevergini (Piazza
Duomo).
Visita da lunedì a venerdì ore 10-13, pomeriggio 17-20;
sabato e domenica ore 10-13, pomeriggio 16-23.
Galleria
Regionale di Arte Medioevale e Moderna di Palazzo Bellomo
Il museo è ristrutturato su due livelli, il primo,
costruzione sveva del XIII sec., contiene reperti dal periodo bizantino
(VI sec.) al periodo spagnolo (XVIII sec.).
Il secondo livello,
costruzione catalana del XV sec. contiene quadri di pittori siracusani,
argenterie e reliquie provenienti da chiese e conventi del territorio
limitrofo.
Di particolare interesse, fra i tanti quadri, "Il
seppellimento di S. Lucia" del Caravaggio e "L'Annunciazione" di Antonello
da Messina.
Biglietto di ingresso L. 8.000.
Ingresso gratuito
per i cittadini dell'U.E. che hanno un'età inferiore ai 18 anni e
superiore ai 60.
Aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle 13 e la
domenica dalle 9 alle 12,30.
Museo del Cinema
Vi
si possono ammirare banchi di montaggio, manifesti, proiettori, macchine
da ripresa ed altro svariato materiale. Nell'attrezzata sala proiezioni si
possono, inoltre, ammirare film rarissimi. Il museo è fornito di una ricca
biblioteca.
Visite su prenotazione, rivolgersi al Dott. Romeo, Via
Alagona, 41 Siracusa, tel. +39-931-65024.